Armadietti spogliatoio sporco-pulito, perché sono necessari per le attività lavorative?
Pulizia, igiene e il rispetto delle normative di riferimento sono dei requisiti fondamentali che ogni azienda è tenuta a osservare. In merito, si esprime il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tali regole riguardano anche l’allestimento degli spogliatoi. Il TUSL prevede che questi locali debbano essere dotati di attrezzature che permettano ai lavoratori di conservare i propri indumenti ed effetti personali. Non solo, in caso di mestieri che impiegano sostanze polverose, incrostanti, corrosive o untuose occorrono soluzioni specifiche, cioè gli appositi armadietti spogliatoio sporco-pulito. Si tratta di particolari armadi che consentono di separare gli abiti quotidiani da quelli adibiti ad uso esclusivamente lavorativo.
Quali sono le regole previste dal Testo Unico per l’armadio sporco pulito
Innanzitutto, per essere a norma di legge, gli armadietti spogliatoio sporco-pulito devono avere fori o feritoie sulle ante, di modo da favorire una corretta aereazione del vano, scongiurando la formazione di germi, muffe e batteri.
Altro aspetto non trascurabile è la presenza di piedini. Un modello di armadio sporco pulito rialzato garantisce un livello di igiene maggiore rispetto agli armadi che poggiano direttamente a terra. Tenere pulito il pavimento sotto la struttura è necessario per evitare la proliferazione di agenti dannosi. E sempre per semplificare le operazioni di pulizia, gli armadietti devono essere dotati di tetto inclinato, per far sì che non si accumuli la polvere. Il sistema normativo HACCP aggiunge, inoltre, che gli armadi devono essere facilmente igienizzabili.
Quanto ai materiali, generalmente viene utilizzato il metallo. L’opzione migliore è rappresentata dagli armadietti in acciaio inox e i modelli top di gamma sono quelli zincati. Generalmente sono forniti in versione monoblocco. L’interno degli armadietti spogliatoio sporco-pulito è strutturato in due vani delle medesime dimensioni, grazie alla tramezza interna. Esistono soluzioni personalizzabili e per ciò che riguarda le colorazioni, il cliente può scegliere liberamente a seconda dello stile del locale.
Per ciò che concerne le dotazioni interne, sono necessari ripiani e scaffali per favorire il deposito degli oggetti personali. Per appendere indumenti come giacche o cappotti, poi, servono grucce, aste o appendini.
E per garantire la totale sicurezza degli utilizzatori, gli armadi devono avere un sistema di chiusura. Si può optare per una serratura con cilindro a chiave, una maniglia lucchettabile, o ancora per una soluzione con combinazione numerica.
Quale modello di armadietto sporco pulito scegliere
A seconda dello spazio a disposizione nello spogliatoio si possono scegliere modelli di armadietto sporco pulito con diverse configurazioni: con ante a tutta altezza, molto ampi e comodi, armadi sovrapposti, più pratici e versatili o ancora armadietti casellario, ideali per gli oggetti meno ingombranti.
Le soluzioni più efficaci sono senza dubbio quelle modulabili e compatibili con gli altri complementi presenti nell’ambiente. I modelli migliori, poi, possono essere accessoriati con mensole aggiuntive, pianetti porta scarpe, barre appendiabiti e non solo.
Ad ogni modo, ogni contesto necessita di prodotti su misura. È buona norma affidarsi ai professionisti specializzati del settore, prediligendo, se possibile le aziende Made in Italy, garanzia di alta qualità, durevolezza, nonché valore stilistico.